MUNICIPIO XII, FDI “DI CAMILLO INCOMPATIBILE, SI DIMETTA SUBITO”
"Il presidente del consiglio del Municipio XII Massimo Di Camillo verserebbe in condizioni di incompatibilità e deve dimettersi subito dall’incarico di consigliere, essendo titolare di una società sovvenzionata in modo continuativo dall’ente locale dove è eletto. Il Testo Unico sugli Enti Locali sembra affermarlo a chiare lettere”. "Il problema si complica se aggiungiamo che questa società è titolare di una convenzione per la gestione di un asilo in concorrenza con un altro asilo chiuso, anche se allestito di tutto punto e pronto all’uso, che il Municipio non vuole aprire perché i bambini non hanno ancora riempito le strutture limitrofe già aperte. Le parole rese da Di Camillo a una nota trasmissione satirica sono chiare e non hanno bisogno di essere interpretate".
“E’ inammissibile che sia dovuta intervenire una forza di opposizione per svelare tutto ciò. I cittadini del Municipio XII vogliono trasparenza, opere e servizi e non possono attendere i comodi di una Giunta che tutto fa fuorché garantire quanto promesso. Sia il consiglio municipale, sia il consiglio comunale conoscevano lo stato dei fatti ed hanno tenuto il segreto per molto tempo. Ora chiediamo un intervento del sindaco Virginia Raggi e della presidente Silvia Crescimanno, affinché si assumano le proprie responsabilità e chiedano scusa ai cittadini, rimediando al problema ed invitando il presidente Di Camillo a dimettersi entro 24 ore. In caso contrario presenteremo una mozione di sfiducia che riteniamo possa trovare seguito anche tra esponenti di maggioranza che ci hanno espresso indignazione ed imbarazzo".
Così in una nota congiunta i consiglieri di Fratelli d’Italia in Municipio XII, Giovanni Picone, Marco Giudici e Francesca Grosseto
MUNICIPIO XII, SANTORI (FDI) “CONFLITTO D’INTERESSI SU ASILI NIDO, PRESIDENTE DI CAMILLO SI DIMETTA”
“Alla svolta garantista del Movimento 5 Stelle per salvare la sindaca Raggi investita dalle indagini a suo carico in Campidoglio, si aggiunge ora quella tollerante verso un esponente grillino su cui aleggia fortemente l’accusa di conflitto di interessi ai danni della comunità. Infatti, il presidente del Consiglio del Municipio XII, Massimo Di Camillo, sembrerebbe essere titolare di una società che gestisce un asilo nido privato in convenzione che sorge a pochissimi chilometri da via Francesco Aquilanti dove esiste una struttura pronta ad accogliere i bambini del territorio, inspiegabilmente chiusa da un anno e mezzo. Il danno economico per le famiglie è palese: se da una parte si potrebbe risparmiare sulla retta mensile, dall’altra invece si speculerebbe sulle necessità di portare i bambini al nido per esigenze lavorative, mantenendo lo status quo. La vicenda dei nidi fantasma a Roma è surreale, e al contempo drammaticamente vera in tutta la sua opacità. E da chi come i grillini predica trasparenza, ci si aspetterebbe un comportamento lineare, non certo un atteggiamento che induce a qualcosa di più di un sospetto. Il presidente Di Camillo dovrebbe pensare a immediate dimissioni per una vicenda dubbia che danneggia intere famiglie del territorio, ma vorremmo conoscere anche il pensiero della sindaca Raggi e del suo mentore Beppe Grillo su questa vicenda che reputiamo gravissima”.
E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia
MUNICIPIO XII, GIOVAGNORIO (FDI) “AMBIGUITA’ RUOLO DI CAMILLO, SI DIMETTA”
L’incredibile vicenda che lega a doppio filo il presidente del consiglio del Municipio XII, Massimo Di Camillo, al nido di via Francesco Aquilanti è l’ennesima grave beffa per le famiglie del territorio. Mentre a Roma si deve ricorrere a costose strutture private dove poter lasciare i propri figli, non solo si scopre che esistono aule nuove pronte all’uso ma inspiegabilmente chiuse, ma addirittura chi dovrebbe garantire i cittadini nelle istituzioni si trova in una dubbia condizione di opportunità, essendo titolare di una società che gestisce un asilo nido a poca distanza da via Aquilanti. Queste strutture servirebbero un bacino d’utenza a cavallo tra Municipio XII e Municipio XIII, e la chiusura di un plesso può determinare significativi costi per le famiglie costrette a portare i figli in strutture private più care. Non solo. La carenza di asili nido costringe molti genitori del XII a iscrivere i propri figli nei complessi del Municipio XIII, generando così un doppio disagio: da una parte ci si allontana dal proprio territorio di residenza, e dall’altra sovraccaricando le strutture del Municipio attiguo, queste ultime terminano i posti a disposizione per le iscrizioni molto prima, scontentando di conseguenza le famiglie residenti. Per il caos generato ma soprattutto per l’ambiguità descritta, il presidente Di Camillo dovrebbe dimettersi dal suo ruolo di presidente dell’Aula consiliare, figura garante di tutti i cittadini. Ovvero proprio coloro che da tutta questa vicenda invece sembrerebbero averci rimesso.
E’ quanto dichiara Marco Giovagnorio, capogruppo Fratelli d’Italia in Municipio XIII
NIDO MASSIMINA, FIGLIOMENI (FDI): “AMBIGUITA’ M5S, PASSO INDIETRO DI CAMILLO”.
“Fa riflettere la vicenda che investe l’asilo nido di via Francesco Aquilanti, zona Massimina, che sebbene sia terminato di tutto punto, con cucina, aule, palestra già arredate, rimanga chiuso da oltre un anno e mezzo. Un progetto da 1,2 milioni di euro che nasce da un accordo tra il Comune di Roma e il consorzio Solari. Qualcuno dirà è il solito modo di gestire le cose all’italiana, in parte è vero ma c’è di più. Infatti nella stessa zona a pochi chilometri di distanza esiste un asilo nido privato in convenzione con il Comune di cui guarda caso l’amministratore sarebbe Massimo Di Camillo, presidente del Consiglio del Municipio XII, a guida grillina. Questo fa venire dubbi neanche tanto velati in merito su quello che può essere un conflitto d’interessi. Una faccenda complicata, da cui si evince un danno economico per le famiglie, infatti se da una parte si potrebbe risparmiare sulla retta mensile, dall’altra si sfrutterebbe sulle necessità di portare i bambini al nido per esigenze lavorative. E così la lista dei nidi e delle scuole “fantasma” si allunga a dismisura, in particolar modo in zone della città più periferiche, dove le liste d’attesa sono sempre così lunghe da portare le famiglie all’esasperazione. Chiediamo al presidente Di Camillo un passo indietro dal suo ruolo di presidente dell’Aula consiliare del Municipio XII, almeno per far fede a quel manifesto di moralità e chiarezza da sempre sbandierato dal M5S di cui fa parte”.
Lo dichiara Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.