ROMA, SANTORI-PICONE (FDI): ULTERIORI GRAVI INDIZI SU IMMINENTE APERTURA CENTRO MIGRANTI VIA GRA
“Abbiamo scoperto che l’immobile di via Gra in zona Vignaccia-Pisana rientra in un fondo immobiliare della stessa società di gestione che ha chiesto alla Prefettura di trasformare l’ex scuola di Polizia in vicolo Casal Lumbroso in un hub da 1000 posti in sostituzione del Cara di Castelnuovo di Porto. Nei giorni scorsi avevamo già avuto modo di farci portavoce dei timori dei cittadini di Vignaccia allarmati dal ripetuto passaggio di persone, alcune delle quali presumibilmente mediatori culturali, nei pressi di via Gra. Avevamo anche effettuato un sopralluogo per constatare di persona queste notizie chiedendo una smentita ufficiale dalle istituzioni. I residenti, allarmati, hanno anche avviato una raccolta firme volta a scongiurare l’apertura di un nuovo centro migranti sul territorio”. E’ quanto dichiarano in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, e Giovanni Picone, capogruppo Fdi in Municipio XII.
“Alla luce delle notizie raccolte, è legittimo presupporre che anche per l’edificio di Vignaccia i gestori del fondo possano adottare le medesime procedure già registrate per Massimina. Per comprendere meglio il quadro generale dobbiamo ricordare la nostra denuncia di alcuni mesi fa circa la conversione di un immobile in vicolo di Casal Lumbroso, zona Massimina sempre in Municipio XII, in Hub per migranti. Quell’immobile rientrava nella disponibilità di un fondo immobiliare di una società di gestione a cui fanno capo altri diversi fondi immobiliari, che aveva deciso di valorizzarlo inserendolo nella ricerca della Prefettura di strutture atte all’accoglienza di stranieri richiedenti asilo. Inoltre, sembrerebbe che il contratto con l’attuale locatario dell’immobile di via Gra sia in scadenza a dicembre.
E, se come diceva Agatha Christie, ‘Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova’ allora per i residenti di Vignaccia non c’è da dormire sonni sereni. Per questo chiediamo nuovamente alle istituzioni, dal sindaco Raggi alla Presidente Crescimanno fino alla Prefettura, la massima chiarezza su una vicenda che sta preoccupando un intero quartiere della Capitale”.