SCUOLA, LEGA: “SILENZIO DAL LICEO MANARA SU RICHIESTA DI SOPRALLUOGO ISTITUZIONALE”
“Continua il silenzio del dirigente scolastico del Liceo classico Luciano Manara a fronte della legittima richiesta di sopralluogo avanzata dalla Lega. La richiesta, inoltrata formalmente per cortesia istituzionale, mirava a verificare la situazione all’interno del plesso scolastico dopo le polemiche sorte intorno al murale e allo striscione esposto nella scuola in memoria del giovane Ramy, episodi che hanno acceso un vivace dibattito pubblico. Ma il dirigente scolastico, anziché favorire la collaborazione tra le istituzioni, ha richiesto ulteriori motivazioni per l’accesso malgrado il diritto sancito dalle normative vigenti che garantisce ai rappresentanti eletti dai cittadini l’ingresso negli edifici pubblici per ragioni legate all’esercizio delle loro funzioni: di questo fatto informeremo il direttore regionale scolastico”. Lo dichiarano in una nota congiunta il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori e il suo omologo in Municipio XII Giovanni Picone. “Si sottolinea che la nostra visita aveva il solo obiettivo di verificare le condizioni e le dinamiche all’interno della scuola, luogo cardine per la formazione delle nuove generazioni e la promozione del dialogo democratico. Un confronto sereno e trasparente con tutte le parti in causa, compreso il dirigente scolastico”, proseguono Santori e Picone, “sarebbe stato auspicabile e in linea con i principi di trasparenza e collaborazione istituzionale. Riteniamo la mancata risposta un fatto grave che mina la cooperazione tra enti pubblici e solleva interrogativi su eventuali problematiche interne alla scuola e soprattutto sulla sua conduzione e le relative concessioni di utilizzo. Questo atteggiamento alimenta un clima di sospetti e incertezza che non giova né alla comunità scolastica né alla cittadinanza. Chiediamo che venga ripristinata la corretta collaborazione tra le istituzioni e che il dirigente risponda in modo chiaro alla nostra richiesta nell’interesse della collettività e del rispetto dei ruoli istituzionali”, concludono i leghisti.