Gli studenti del liceo Manara che hanno raffigurato Salvini come un pagliaccio dovrebbero aprire più libri e danneggiare meno beni comuni, dato che la scuola è il luogo per la cultura, non per i perdigiorno che occupano e sporcano. Queste occupazioni portano ulteriore degrado che si aggiunge all'incuria dei plessi scolastici da parte delle istituzioni. Chiediamo un intervento del governo affinché il diritto allo studio degli studenti volenterosi del Manara sia garantito e si metta fine a questa vergogna delle occupazioni che si ripetono ogni anno per volontà di pochi prepotenti di sinistra che impediscono le attività e diffondono odio.

Ennesimo rogo tossico ieri nei pressi del campo de La Monachina. Di fronte al campo che il Sindaco Raggi aveva promesso di chiudere ormai 2 anni fa, è presente una vera e propria discarica abusiva di rifiuti dove puntualmente si sviluppano incendi. Quello di ieri notte è l’ottavo rogo in 10 giorni. Dopo gli arresti per furto, le discariche abusive, i roghi tossici, è evidente a tutti che in questo campo il clima di illegalità è diffuso e finisce per contaminare tutto questo quadrante cittadino, che si sente abbandonato dalle Istituzioni.

Sui rifiuti i conti non tornano: due TMB di Malagrotta sono tornati a pieno regime, la Regione Lazio non rinnova l’ordinanza per la raccolta dei rifiuti, ma il sito di trasferenza di Ponte Malnome viene prorogato per altri 3 mesi. La partita che M5S e Pd stanno giocando in Campidoglio e alla Pisana è tutta sulla pelle dei cittadini della Valle Galeria che ancora una volta si trova ad essere violentata per evitare l’emergenza. Senza dimenticare che la stessa emergenza di cui evidentemente c'è timore malgrado le rassicurazioni di facciata, porterà quasi certamente ad una discarica di servizio. Ma anche qui sui siti individuati e dichiarati idonei dall’Area Metropolitana c’è un silenzio assordante.

Sul territorio di Monteverde si sta diffondendo una grave preoccupazione intorno al futuro delle strutture della Croce Rossa. L’ente si è sempre dimostrato in prima linea alle politiche dell’accoglienza dei migranti, nonostante il parere contrario della maggioranza dei cittadini del quartiere. Con il cambio di governo e la politica dei porti aperti la CRI deve fare chiarezza spiegando ai cittadini come intende destinare le proprie strutture, alla luce di indiscrezioni di un’ipotesi di riassetto che avrebbe coinvolto alcuni presidi su strutture non di proprietà su Roma e dei traslochi che avrebbe effettuato nell’ultimo periodo liberando tutte le superfici nella zona tra viale dei Colli Portuensi e via Portuense.